L’Italia è la patria del caffè espresso, riconosciuta come tale in tutto il mondo. Questo nobile primato non deriva da meriti meramente commerciali delle imprese italiane del settore, ma dalla storica e naturale tensione degli italiani verso la tazzina.
La particolare attitudine del popolo italiano verso i piaceri sensoriali del caffè nasce a sua volta dalla grande tradizione della preparazione del caffè in casa, in tempi in cui erano comuni nelle cucine attrezzi come tostini, macinini e, per i più fortunati, straordinarie macchine per estrazione a leva. Non è quindi stato il mercato a forgiare il gusto degli italiani ma sono questi ultimi ad aver guidato nel tempo costruttori di attrezzature, torrefattori e baristi verso l’eccellenza rappresentata dall’espresso italiano che ha poi fatto scuola in tutto il mondo.
In questo quadro storico stupisce profondamente come ai nostri giorni, o meglio a partire dagli anni ’60 del secolo scorso e in coincidenza con l’avvento della società dei consumi, gli italiani abbiano progressivamente abbandonato la passione per il caffè di qualità fatto in casa. Assieme alla civiltà contadina in questo periodo se n’è andata la pratica antica della tostatura, della macinatura e della preparazione manuale del caffè espresso. La massificazione dei beni superflui e l’arrivo anche nelle zone più remote dell’elettricità ha relegato in buie soffitte utensili pregiati come tostini, macina caffè manuali e ingegnose macchine per il caffè espresso a leva.
Nelle cucine italiane la puzza di fòrmica si è sostituita ai sublimi profumi e aromi del caffè appena tostato. Questo paradossale fenomeno antropologico, tutto italiano, è diventato del tutto evidente negli ultimi anni. La pubblicità del caffè in cialde e ancor peggio in capsule è penetrata nella testa degli italiani come il coltello caldo nel burro, allontanandoli ulteriormente dal vero piacere della preparazione del caffè in casa, fatta di pazienza, passione e perché no di cattive estrazioni che progressivamente migliorano con l’esperienza.
Ciò avviene proprio quando all’estero e in particolare nei paesi anglosassoni imperversa nelle case la passione per l’espresso italiano. Si formano associazioni, si discute appassionatamente nei forum, ci si scambia esperienze casalinghe sulla tostatura, su come macinare il caffè per l’espresso, sui tempi corretti di estrazione di un buon espresso. E’ mortificante vedere come in internet tutte le discussioni sul “caffè fatto in casa” siano in inglese e comunque frequentemente riecheggino nomi italiani di macchine per espresso, di macinacaffè, di marche di caffè tostato in grani. Il recupero di questo patrimonio è a nostro avviso molto importante per ritrovare una vera identità di comunità e riscoprire il piacere della lentezza, aromi e gusti non riproducibili semplicemente premendo un pulsante. Orto sul Terrazzo con l’obiettivo di far riscoprire il gusto del caffè preparato in casa, propone nella sezione dedicata all’autoproduzione tutto l’occorrente per la tostatura, macinazione e preparazione del caffè espresso in casa, recuperando strumenti un tempo comuni nelle nostre case o ricercando in Italia e all’estero prodotti rigorosamente manuali e a basso consumo energetico.
Lo sforzo in tal senso va oltre la ricerca. Sul sito sono disponibili gratuitamente le guide sulla tostatura manuale del caffè (http://www.ortosulterrazzo.it/shop/attachment.php?id_attachment=23) e sulla preparazione di un perfetto caffè espresso con PRESSO (http://www.ortosulterrazzo.it/shop/attachment.php?id_attachment=25), l’unica macchina per espresso 100% ecologica http://www.ortosulterrazzo.it/shop/caffe-fatto-in-casa/129-macchina-per-caffe-espresso-manuale-presso.html ), completamente manuale, che funziona senza cialde o capsule e senza l’utilizzo di energia elettrica, proposta in esclusiva nazionale da Orto sul Terrazzo.
Il caffè fatto in casa, con i prodotti ad elevata utilità di Orto sul Terrazzo permette di:
– assaporare un caffè espresso unico per aroma, profumo e cremosità;
– godere e vivere appieno del rito del caffè, fatto di operazioni lente e sapienti;
– non utilizzare cialde e capsule in alluminio usa e getta che oltre ad essere costose hanno un altissimo impatto ambientale (Secondo l’Agenzia Francese per l’Ambiente e la Gestione dell’Energia ADEME, una confezione di caffè in cialde da 250 gr. produce una quantità di rifiuti 10 volte maggiore di una confezione tradizionale di caffè di pari peso);
– non usare energia elettrica con un evidente risparmio energetico ed economico (le soluzioni proposte da Orto sul Terrazzo non utilizzano energia elettrica ma sfruttano esclusivamente l’energia meccanica generata dalle vostre braccia e l’energia termica del fornello di casa, risorsa a basso impatto ambientale e a basso costo economico);
– Utilizzare una materia prima, il caffè verde del commercio equo e solidale, ottenuta nel rispetto dei diritti di chi lo produce.
Grazie ai prodotti di Orto sul Terrazzo e al metodo antico di preparazione in casa del caffè espresso scoprirete che oltre alle cialde c’è un universo di sapori che vi aspetta.