Avete presente i calendari dell’Avvento?
Quelli tutti colorati con ventiquattro sportellini e altrettanti pezzetti di cioccolata, che piacciono molto ai bambini ma, diciamolo, non sono disprezzati neanche dagli adulti. Quelli appesi in cucina già da metà Novembre e che fanno molto Natale?
Quest’anno però, non avranno un esistenza facile; l’allarme viene dalla fondazione tedesca Warentes che, con test tossicologici sui cioccolatini in questione, ha trovato tracce di idrocarburi derivati dal petrolio.
Tra le varie ditte svizzere incriminate c’è anche la Lindt&Sprungil che ha definito “incomprensibile e riprovevole” il risultato degli esami della Warentes.
Il problema potrebbe derivare dalla presenza di olii minerali nei cartoni pressati con cui vengono confezionati i calendari. Queste sono le dichiarazioni di Didier Outelli, responsabile del Laboratorio di Chimica cantonale di Ginevra, che, se da una parte tranquillizza spiegando come tali dosi non sono sufficienti per un’intossicazione, dall’altra sottolinea il rischio siano per tutti gli elementi imballati.
L’Italia non corre nessun problema, fa sapere il gruppo Lindt dal suo stabilimento a Induno Olona, perché viene utilizzato soltanto cartone ad alta qualità, non riciclato, che non contiene tali olii minerali.
Intanto in Germania non si vendono più i calendari “Simpson” della Denner e c’è rischio di ritiro dal mercato anche per i calendari “Puffi” della Coop.